La dolorosa esperienza di Roma con i tifosi del Fayenoord e l’impegno che la UE negli ultimi sei anni sta operando sul tema della sicurezza in occasione degli eventi, compresi quelli sportivi, siano la molla per un intervento in sede di Commissione Europea per varare una norma che imponga alla UEFA e a tutti i club calcistici l’obbligo di costituire un fondo per risarcire gli eventuali danni alle vittime o alle città colpite e danneggiate dalla violenza criminale dei teppisti che si annidano tra i tifosi del calcio.
Lo afferma Felice Romano Segretario Generale del SIULP, il primo sindacato dei poliziotti dopo lo “sfregio” alla barcaccia in piazza di Spagna.
Tutti sanno che le ragioni a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, soprattutto in un Paese come il nostro dove i professionisti della violenza hanno la totale certezza dell’impunità, spesso, per evitare che la situazione degeneri anche per il cosiddetto effetto catartico quando non vi sono ragioni ancora più devianti come l’essere in preda di alcool o sostanze stupefacenti, non consentono di tutelare anche i monumenti o alcune proprietà di privati cittadini. Queste situazioni, oggi per mancanza di una legislazione specifica, restano tutte a carico o del singolo cittadino o della fiscalità generale quando non vi sono privati che fanno donazioni ad hoc.
Per questo, sottolinea Romano, come già fatto per le vittime della strada, proponiamo al Ministro Alfano, a partire dalla predisposizione della nuova legge a tutela delle sicurezza delle città e nell’ambito dell’iniziativa di un DASPO europeo, di farsi attore con la UE, la UEFA e con la FIGC per la costituzione di un fondo finalizzato al risarcimento dei danni patiti dalle città o dai singoli cittadini.
Il Fondo, che potrebbe essere alimentato da una percentuale su tutti gli ingaggi di questo mondo (dirigenti, allenatori ed atleti) e dai diritti televisivi, oltre che da un incremento dei biglietti per l’accesso agli stadi, conclude Romano, sarebbe sicuramente un deterrente per quanti, ancora, continuano ad intrattenere rapporti con le frange violente del tifo oltre che una garanzia per coloro che, anche involontariamente dovessero divenire vittima di orde violente di barbari come quelli che abbiamo visto a Roma con l’incontro di calcio Roma-Fayenoord.
Roma 23 febbraio 2015