Riportiamo di seguita la nota del Segretario Provinciale del Siulp Jonico sul coordinamento delle Forze di Polizia ex Legge 1° Aprile 1981 nr.121, inviata al Prefetto e al Questore di Ta- ranto, alla Segreteria Nazionale e per conoscenza al Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Taranto.
Illustrissime Autorità,
continuiamo a registrare il malcontento del personale della Squadra Volante – U.P.G.S.P., poiché perdurano alcune criticità operative legate agli incidenti stradali rilevati sulle arterie cittadine con particolare riferimento ai quadranti serali e notturni.
Eppure ad agosto scorso, a seguito di una nostra espressa denuncia, il Prefetto di Taranto, sollecitato dal Questore, dopo aver convocato una riunione tecnica a cui parteciparono anche il Dirigente della locale Se- zione di Polizia Stradale e il Comandante della Polizia Municipale di Taranto, quest’ultimo assunse l’impegno di prevedere turni di reperibilità del suo personale nella fascia oraria serale/notturna ovvero dopo le 20.00, comunicati con cadenza settimanale sia alla Questura che alla Sezione PolStrada, allo scopo di garantire una copertura nella rilevazione degli incidenti stradalie e liberare le pattuglie di altri Corpi per impegnarle alle specifiche attività di controllo del territorio e di repressione e contrasto dei reati.
Pur tuttavia, a noi risulta come non solo tali ordini di servizio non sarebbero mai stati inviati ma ancor più, come tali prescrizioni, siano state disattese da parte del Comandante della P.M., benchè il Sig. Questore, ci rassicurava con la nota del 4 agosto 2016 che ad ogni buon conto alleghiamo.
Intanto, è opportuno tener conto di tre aspetti: 1) gli operatori della Volante, sono privi di una specifica competenza in materia, demandata invece alla Polizia Stradale, Carabinieri e Polizia Municipale; 2) a fronte di protocolli operativi ministeriali e di precise regole d’ingaggio, nel pronto intervento, essi operano – ad esem- pio – per contrastare e reprimere liti condominiali, risse, scippi, violenza sulle persone, rapine e omicidi; 3) i pattugliatori, spesso vanno in affanno quando sono chiamati a compensare gli interventi della Volante o di più pattuglie impegnate sul luogo dell’incidente, poiché sobbalzano da un estremo all’altro della città per far fronte alle richieste d’aiuto oppure per dare ausilio al personale in difficoltà.
Una “difettosa combinazione” che sottrae alla comunità, parte dei servizi essenziali che come detto, sono contestualizzati per ben altre situazioni di soccorso che devono poter rispondere a criteri di rapidità ed ef- ficacia onde fornire al cittadino, il miglior supporto professionale possibile a fronte di un reale bisogno di sentirsi al sicuro da insidie, da episodi di violenza, da crimini e devianze da cui spesso ci si sente minacciati. Proprio in virtù di tale esigenza, nel corso di un pubblico dibattito, qualche giorno fa, pronunciandosi a favore dell’operato dell’U.P.G.S.P., il Capo della Polizia, Prefetto Franco GABRIELLI, ha ribadito “come da parte nostra sia necessario continuare a fornire al cittadino un efficiente e valido servizio di soccorso pubblico, incidendo maggiormente sulla prevenzione e repressione dei reati” (fonte internet).
Diversamente da ciò, il sistema d’intervento viene invece depauperato dal “forzato” assolvimento di funzioni di polizia stradale che secondo gli artt. 11 e 12 del Codice della Strada, competono anche ad altri Corpi e tra essi vi è la Polizia Municipale mentre la PolStrada, eccellenza specialistica, è chiamata ad operare soprattutto sulle strade extraurbane ovvero fuori dall’hinterland cittadino nell’ambito delle sue molteplici competenze.
Rileviamo inoltre altre criticità poiché la Volante, da quanto risulta, a volte verrebbe impegnata per adempi- menti di competenza di altri Enti come ad esempio il “passo carrabile”. Orbene, mancherebbe solo che il perso- nale si occupi pure del “grattino” relativo al parcheggio nelle strisce blu, per concretizzare completamente lo stra- volgimento di ruoli e competenze ed una inversione di funzioni che invece spettano ad altri uffici. Ecco il motivo per il quale, abbiamo invocato una migliore distribuzione delle forze dell’ordine presenti sul nostro territorio ed un concreto coordinamento tra esse, una esigenza che tra l’altro è invocata dalla Legge 121/81, consapevoli di operare nell’esclusivo bene della collettività.
Le nostre esigenze, non sono paragonabili ad altri comuni: qui non siamo ad “Isernia” che conta solo 21 mila abitanti, bensì ci troviamo nel secondo capoluogo pugliese in cui sono censiti circa 200 mila abitanti. Città ad alta densità criminale e con una vastissima estensione territoriale: ecco perché, il SIULP, ritiene inaccettabile che in alcune fasce orarie – ma non solo – la sicurezza cittadina diventi un onere a totale (o quasi) carico della Polizia di Stato.
Perciò, auspichiamo un concreto coordinamento delle forze sul territorio, atteso che l’Arma dei Carabinieri, partecipa in una quota parte inferiore (1 o 2 al massimo pattuglie a turno); la Guardia di Finanza, si sottrae ai piani di pronto intervento; la Polizia Provinciale, fallendo nel progetto di sicurezza ausiliaria cittadina, da circa un anno è stata sciolta; il Corpo della Polizia Municipale, assicura la sua attività sino alle 21.00 circa della sera, dopodiché, come da riscontro, chiude la “saracinesca”, nonostante un organico di circa 163 unità, ma di esse, pochissime operano su strada. Tra l’altro, la P.M., “affermerebbe” di essere sotto organico. Allora perché da anni non si bandi- scono i concorsi per assumere nuovi Agenti ? Oppure è come le 163 unità vengono suddivise nell’ambito di ruoli, compiti e servizi ? Eppure, con molto meno ovvero con 30-40 agenti, i nostri Commissariati di P.S. e i Distaccamen- ti di specialità, riescono, almeno per ora, a coprire tutti i quadranti, compresi i notturni.
Semmai volessimo renderci conto del dato reale, siamo in grado di fornirvi una statistica (fonte: Sezione Po- lizia Stradale Taranto – dati elaborati dal 1 gennaio al 13 aprile 2017) che riflette l’incidenza dei rilievi d’incidenti operati dalla sola Polizia di Stato.
Ebbene, a poco più di 4 mesi dall’inizio dell’anno, in città, da soli abbiamo rilevato 23 incidenti stradali, di cui, ben 18 operati nella fascia oraria 20.00/08.00. Di essi, 16 incidenti rilevati dalla Squadra Volante e 2 dalla Polizia Stradale, mentre i restanti 5 incidenti si registrano nella fascia diurna/pomeridiana 08.00/20.00 e sono a totale carico della Squadra Volante. Un dato sconcertante che andrebbe tra l’altro aggiornato ai giorni nostri, ma è utile per sottolineare come in talune fasce orarie e circostanze, alcune attività, sono a totale carico delle Volanti che in questo modo, come detto, vengono distolte dagli originari compiti.
L’attuale distribuzione su strada dei Vigili Urbani che deve per legge concretizzare una squadra antinfortunisti- ca, a nostro avviso, in ambito comunale, non esimono da responsabilità specifiche, sia gli amministratori locali che il Sindaco della Città, i quali, evidentemente, in una loro visione, ritengono un fatto secondario investire sulla “sicurezza urbana”.
Orbene, in tale contesto, non possiamo sempre e comunque lasciare il “cerino” in mano al Questore della Pro- vincia, benchè egli rappresenti l’Autorità Tecnica di P.S. e come tale, su di lui incombono specifiche responsabilità di coordinamento delle Forze di Polizia, dovendo ovviamente stabilire le modalità tecnico-operative utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Prefetto.
Per il bene di tutti, siamo quindi a chiedergli uno “scatto di reni” e fortunatamente, stiamo tutt’ora inter- loquendo con una persona che per quanto ci riguarda, dimostra competenza in materia e una spiccata incli- nazione nel confronto con le OO.SS. e ancor più con il SIULP, massima espressione sindacale nel Comparto Sicurezza.
Perciò, alla luce di quanto fin’ora esposto, questa O.S., sente forte la necessità e il dovere di chiamare in causa il neo Prefetto di Taranto, Donato CAFAGNA, a cui il SIULP Jonico, rivolge i più vivi auspici per l’assol- vimento del suo nuovo e delicato incarico. Ad esso, “competono le responsabilità generali del’O.P. e della sicurezza pubblica nella provincia e la sovraintendenza all’attuazione delle direttive emanate in materia per assicurare unità di indirizzo e di coordinamento dei compiti e delle attività della Forza Pubblica di cui dispone”.
Il senso di responsabilità e il ruolo che il SIULP da oltre 36 anni ha assunto, ci pone su un gradino più in altro rispetto a chi, almeno fino ad ora, non è stato in grado di sollevare la questione; comprese quelle stesse organizzazioni sindacali che all’interno dell’U.P.G.S.P., simulano e millantano una finta preminenza sindacale ma che nei fatti, appena dopo si dissolve andando a materializzare quella distanza dagli uomini e donne in divisa, dai loro stessi bisogni e dalle recriminazioni che hanno ripercussioni in ambito operativo e anche sul piano della sicurezza personale.
Il SIULP di Taranto, nelle more di indire una specifica conferenza stampa, fin dora chiede alla Segreteria Nazionale, il suo consueto e qualificato supporto, laddove non saranno fornite in tempi brevi, le risposte a tale problematica. Sarà loro premura, in tal caso, portare lo stato della vertenza ad un livello di attenzione mag- giore coinvolgendo il Ministro degli Interni e se necessario interpellare le fonti parlamentari, benchè siamo convinti che le Autorità locali, a ben donde, sapranno affrontare energicamente e bene la questione.
Nel porci a disposizione per qualsivoglia audizione ed in attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
Taranto, 10 maggio 2017