L’atto di coraggio relativo alle dimissioni del Sindaco del Comune di Cetraro, presentate in via preventiva e per protesta contro la chiusura del Commissariato della Polizia di Stato, sono un esempio di effettivo servizio ai cittadini e di esemplare interpretazione della funzione di amministratore della cosa pubblica che non può cadere nel vuoto o inascoltato dai vertici del Dipartimento ma, soprattutto dal Ministro dell’Interno in capo al quale c’è la duplice responsabilità politica di Autorità nazionale della Pubblica Sicurezza e di coordinatore degli enti locali territoriali.
Utilizzare a pretesto, dopo oltre dieci anni che incombe la minaccia, il rischio frane del territorio contiguo a quello dov’era ubicato l’ufficio di polizia, è assolutamente inaccettabile per il Siulp, così come per il Sindaco e tutti i cittadini di quel territorio.
Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, in una nota nella quale, nel commentare la delibera del Sindaco di Cetraro e delle sue dimissioni per protesta contro la chiusura dell’ufficio di polizia, manifesta solidarietà e totale vicinanza al Sindaco e a tutta la comunità di Cetraro per questa incomprensibile e inaccettabile decisione di tagliare l’unico avamposto di frontiera, in un territorio martoriato dalla ‘ndrangheta crocevia di interesse dei loschi affari della criminalità organizzata campana e calabrese, fa appello al ministro Alfano affinché non rimanga inerte di fronte ad un gesto eclatante ma anche esemplare per difendere il diritto alla sicurezza del proprio territorio e dei cittadini che rappresenta.
Noi, conclude il leader del Siulp, saremo a fianco del Sindaco in tutte le iniziative affinché il ministro Alfano riveda questa scellerata decisione anche alla luce della totale disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale di mettere a disposizione della Polizia di Stato la stessa sede della giunta.
Ora non ci sono più alibi: si restituisca il Commissariato a Cetraro e si taglino invece le articolazioni centrali che ormai sono troppe e non prioritarie rispetto al diritto della sicurezza dei cittadini.