La priorità di riposizionare e rivedere i presidi delle Forze di polizia presenti sul territorio, in funzione delle accresciute e diverse esigenze di sicurezza dei cittadini – anche in relazione alle mutate condizioni degli organici e delle risorse disponibili per le Forze di polizia e dello sviluppo delle aree periferiche delle città – è obiettivo strategico da tempo sollecitato dal SIULP e materia già oggetto di studio e di confronto tra le Amministrazioni interessate e il Sindacato.
Lo afferma Romano Felice, Segretario Generale del SIULP nel commentare le dichiarazioni del Prefetto di Roma in merito alla esigenza di adeguare il modello della sicurezza capitolina in base ai mutamenti urbanistici e sociali che la città ha registrato negli ultimi anni.
La vera sfida delle democrazie avanzate ai giorni nostri è quella di predisporre sistemi di sicurezza avanzati, sinergici e moderni capaci di assicurare sicurezza e libertà di ogni cittadino non dimenticando che, mentre la libertà è un valore assoluto, la sicurezza e una condizione di fruibilità della libertà. Il tutto, ovviamente, dovendo rispettare le compatibilità di bilancio e la sostenibilità del sistema in funzione dei limiti che sono imposti in materia finanziaria al governo.
Ecco perché, sottolinea Romano, condividendo quanto affermato dal Prefetto Gabrielli, il SIULP si è fatto portatore di tale necessità al Prefetto Pansa, quale Capo della Polizia e Direttore Generale della P:S:, in modo da procedere ad una rivisitazione dei presidi e delle competenze di tutte le Forze di polizia, anche in funzione degli obiettivi strategici preannunciati dal Governo in seno al Decreto Madia relativo alla riforma della P.A:-
Tuttavia, conclude Romano, pur essendo ottimisti, atteso il lavoro già fatto e il confronto già aperto con il Dipartimento della P.S., per effettuare una rivisitazione efficace, spedita ed economicamente sostenibile, occorre che il Governo ampli la delega di legge, oggi riferita alla sola rivisitazione delle funzioni, anche agli assetti ordinamentali delle Forze di polizia. Giacché senza la riforma delle carriere e degli sviluppi dei ruoli e delle responsabilità, legate alle nuove e più moderne funzioni di ogni appartenente al Comparto sicurezza, si corre il serio e concreto rischio di effettuare un rivisitazione monca e, in quanto tale, dannosa per la sicurezza dei cittadini e dello stesso Paese.
Roma 13 maggio 2015