Riportiamo il testo della lettera, prot. 6.5.0/FL/802/2019, inviata all’Ufficio Relazioni
Sindacali il 27 u.s.
“L’impegno richiesto dall’Amministrazione ai colleghi dei Reparti Mobili
sul territorio, implica un non comune sforzo nell’affrontare situazioni e
condizioni particolarmente disagiate, ben oltre il limite contrattuale.
In altri termini, l’ordine e la sicurezza pubblica nelle piazze e negli stadi
italiani, senza tralasciare i contesti di soccorso pubblico, implica
necessariamente il ricorso al lavoro straordinario, in eccedenza
all’orario di servizio.
Tuttavia, le risorse a disposizione dei Reparti Mobili, risultano ben
lontane dall’essere sufficienti alla copertura economica delle ore lavorate dai colleghi in
regime di straordinario emergente, al punto che ogni mese si sfora di migliaia di ore.
Ciò avrebbe fatto accumulare una quantità di competenze, non ancora remunerate,
addirittura relative all’anno 2018,ammontanti a centinaia di migliaia di ore.
Poiché in questi giorni siamo costretti a registrare che con il D.L. 21 settembre 2019, n.
104,è stato autorizzato il pagamento del lavoro straordinario accedente riferito all’anno
2018 per lesole Forze armate (art. 3), e non anche per le Forze di polizia, la situazione, oltre
ad essere incresciosa, sfiora l’umiliazione.
È ovvio che questa combinazione di circostanze alimenta il malessere dei poliziotti, che
da oltre un anno, sono in attesa di essere remunerati.
Il disavanzo cresce di mese in mese, mentre i colleghi continuano ad effettuare doppi o
tripli turni. L’Amministrazione non può rinviare oltre, l’impegno a creare le condizioni per
lo stanziamento delle risorse necessarie al pagamento degli arretrati, ancor prima della
prossima legge di bilancio.
Attesa la delicatezza dell’argomento e la ricaduta economica penalizzante per i poliziotti
dei Reparti Mobili, si chiede un autorevole intervento nelle sedi deputate, finalizzato ad una
veloce soluzione del problema.
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro.”