Disposizioni in materia di mense di servizio – Osservazioni

Riportiamo di seguito lettera del Segretario Generale Provinciale

Cogliamo l’occasione per ribadire come in ordine alla bozza della circolare di cui all’oggetto, emessa il 12 luglio u.s., questa struttura provincia, da almeno due anni, si stà energicamente spendendo per quella che ritiene essere una “legittima causa” in favore del personale turnista (Squadra Volante, Sala Operative, Corpi di Guardia).

Non favoriti dalla logistica, devono raggiungere la mensa di servizio con non poche difficoltà poiché ubicata a qualche chilometro dalla Questura di Taranto, posta nella “Caserma  D’Oria” di Corso Italia, sede del XV Reparto Mobile.

I pattugliatori del turno 13/19 e 19/24 che nell’occasione si trasformano in “funamboli”, patiscono un notevole disagio poiché la mensa, è situata in una delle aree più congestionate dal punto di vista del traffico e pertanto non riescono a consumare i pasti in tempi ragionevoli e in maniera consona alla “dignità umana” oltre al fatto che non riescono a stare nei c.d. tempi previsti per la vestizione presso gli spogliatori della Questura, correndo il rischio di non osservare la puntualità per l’inizio del turno come da regolamento di servizio, atteso che le Volanti e gli addetti alla S.O., montano 10 minuti prima.

Nelle ore coincidenti alla sua apertura prevista per le ore 12.00 e ore 18.00, quest’area cittadina si trasforma in un collo di imbuto poiché convergono una serie di criticità legate all’uscita dalle scuole, alla chiusura dei negozi e di uffici come quelli giudiziari della Procura della Repubblica situati di fianco alla Caserma D’Oria che contribuiscono a congestionare il traffico. Tra l’altro, Corso Italia, è di transizione a vari quartieri e funge da via di uscita e di entrata per i pendolari che devono raggiungere i comuni sia del versante orientale che occidentale della provincia e viceversa.

Vi è poi la mancanza di un numero congruo di parcheggi auto sia esterni che interni alla caserma che di fatto sono appena sufficienti, a garantire il parcheggio ai soli colleghi del Reparto Mobile e della Polizia Stradale.

Ergo, gli operatori, di fatto, recepito questo forte disagio e riscontrate le cennate difficoltà, spesso – anzi quasi sempre – si vedono costretti ad optare per soluzioni alternative allo scopo di garantirsi un sostentamento metabolico, sebbene poco equilibrato, ricorrendo al “sacchetto viveri” che a nostro parere, a oltre 38 anni dalla riforma, costituisce la vergogna della nostra amministrazione !!!

Una situazione che a quanto ci risulta, è anche ben tollerata dal management, al quale, vorremmo suggerirgli di sperimentare sulla propria pelle un simile bistrattato trattamento in modo da poterne trarre una logica conclusione.

Ora, tutto questo per dire che, sebbene tale condizione potrebbe essere comune a tante altre realtà, a ragion veduta, non si comprende come al tempo in cui corre l’anno 2019 d.c., si debba ancora assistere ad una interpretazione più stringente della  materia; oltretutto non vi è ancora una circolare che disciplini una volta per sempre, tutte quelle questioni che a livello locale, per una ragione o per un’altra, non vengono affrontate nella giusta maniera e risolte dai massimi rappresentanti della Parte Pubblica che invece, secondo il consueto spauracchio, adducono a responsabilità erariali e contabile, laddove intervenisse la Corte dei Conti.

Sulla materia, siamo passati dalle circolari ministeriali di più larga veduta  da noi accolte favorevolmente, a quelle più recenti della Direzione Centrale che evidentemente, ci pare di capire, ha stretto il campo di applicazione facendo riferimento alla citata responsabilità erariale: è un pò la conformazione del granchio che è solito fare un passo in vanti e dieci indietro….

Ma non potrebbe essere anche un danno all’erario e quindi alle casse dello Stato anche quando si eccede nei pagamenti delle ore di straordinario, dei cambi turni, delle reperibilità oppure quando vengono dislocati centinaia e centinaia di poliziotti per strada ovvero per un servizio di O.P. ?

Qualcuno si è mai chiesto quanto costa alla Ragioneria di Stato, un servizio di Ordine Pubblico ? Chi controlla ciò ovvero chi controlla come in tale ambito, sebbene giustificato da talune esigenze, si utilizzano i soldi pubblici ?

Ovviamente, non è nostra volontà disquisire le prerogative e le valutazioni che in tal caso spettano esclusivamente all’Amministrazione, quindi lungi da noi affrontare una disamina del genere con spirito critico, ma lo abbiamo fatto solo come punto di osservazione.

Per tornare invece al nostro argomento, vi è da dire che il disagio dei turnisti – sia prima che dopo la stesura della prima circolare in materia – è stato già ben rappresentato con una nostra nota sindacale, quanto al Questore precedente – che non ci è sembrato particolarmente ispirato o convinto di trovare una idonea soluzione al problema – tanto al Questore Dr. Giuseppe Bellassai, insediatosi da pochi mesi, il quale, pur tuttavia, sul punto non ci ha ancora fatto pervenire alcuna osservazione.

Pur comprendendo che è necessario continuare a mantenere a regime la mensa obbligatorio di servizio, funzionale a molti colleghi, riteniamo altrettanto indispensabile normare definitivamente tutte quelle previsioni in cui si riscontrano le criticità anzidette, sollevando il management da eventuali incombenze erariali.

Laddove risultasse possibile, la Commissione ministeriale di riferimento, al netto delle nostre note o di quelle eventualmente inviate dai Questori e dai dirigenti compartimentali, potrebbe analizzare e monitorare le questioni provincia per provincia, in modo da elaborare un dato definitivo e certo, a riscontro di quanto denunciato dalla parte sindacale.

Vi è da dire che anche nella nostra realtà, c’è chi invece ha colto prima di altri lo spirito della circolare e recependo le difficoltà dei colleghi turnisti, ha deliberato in maniera positiva l’emissione del ticket sui quadranti 13/19 e 19/24.

E’ il caso del Compartimento della Polizia Ferroviari per la Puglia che ha ritenuto dover far fronte alle vicissitudini dei colleghi della Sezione di Polfer di Taranto che per le stesse identiche ragioni degli Operatori delle Volanti e della Sala Operati, non riuscivano a portarsi in mensa per la consumazione dei pasti.

Altra questione che spesso ci viene sollevata, è data dal fatto che in occasione di programmati servizi di O.P., laddove risulti necessario un prolungamento del servizio ed ove non sia stato pianificato il cambio di personale  nei quadranti, il Dirigente del servizio, secondo una sua univoca deliberazione, e ripetiamo laddove vi è la previsione di un prolungamento del servizio, autorizza alla consumazione del pasto il solo contingente del Reparto Mobile e/o Battaglione dei C.C., mentre la c.d. Territoriale, rimane sul posto sino al termine del servizio.

Una situazione che per molti crea biasimo tra il personale, il quale, immancabilmente non può fare a meno di osservare tale disparità, sebbene a quest’ultimo, verrà corrisposto il ticket restaurant.

Per quanto invece attiene la erogazione dei nuovi ticket “Sodexo” attraverso la prevista carta elettronica, al momento, in questa provincia, nonostante il nuovo appalto, non sono stati ancora erogati poiché vengono ancora distribuiti – ci dicono sino ad esaurimento scorte – i ticket del precedente appalto e quindi i “Repas”.

Tuttavia,  ci è giunta voce che in quel di Bari, ad esempio, si riscontrano già le prime problematiche per il ricevimento dei nuovi titoli da parte dei commercianti, una situazione che a quanto pare, è comune a tante regioni del Sud, mentre al Nord sembrerebbe non esserci tale criticità, almeno così ci viene detto.

Il nostro cordiale saluto a voi tutti.

Il Comunicato
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