Volevamo comunicarvi che a seguito della nostra nota SIULP di ieri – e ci scusiamo per l’indicazione della data che è relativa ovviamente al mese di agosto e non di luglio come erroneamente riportato – incentrata sulle questione delle “criticità ambientali” riscontrate nell’area dell’Hotspot di Taranto e di tutte quelle possibili situazioni che attengono lo stato di sicurezza e di salute degli Uomini e delle Donne della Polizia di Stato ma in generale delle Forze che vi operano, nota inviata al Questore di Taranto e al Dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale, Dr. Mario Borrelli oltre che al neo Dirigente del XV Reparto Mobile, al quale, cogliendo l’occasione, rivolgiamo i nostri sinceri auguri per il suo nuovo incarico e percorso professionale ( e con esso, il SIULP inizierà sin da subito, nel reciproco rispetto dei ruoli, un confronto serio, serrato e altrettanto risoluto, in ordine alla tutela degli operatori e per il miglioramento dell’organizzazione del lavoro presso tale sede, pertanto la nostra premura sarà pari alla sua, nel prevedere sin d’ora un incontro con la nostra componente sindacale), ebbene dicevamo che a seguito della nostra denuncia, non si è fatto attendere già un primo risultato.
Appena dopo, il SIULP, ha interloquito con il Sig. Questore della Provincia, Dr. Stanislao SCHIMERA che vista la sua sensibilità e avendone preventivamente percepiti i tratti della questione, ha affermato di aver già coinvolto con una sua nota ufficiale, l’Ufficio Interregionale dell’ARPA Puglia, Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, organo tecnico della Regione Puglia, istituito e disciplinato con la Legge Regionale 22 gennaio 1999, n. 6 e successive modifiche che, com’è noto, è preposta all’esercizio di attività e compiti in materia di prevenzione e tutela ambientale ai fini della salvaguardia delle condizioni ambientali soprattutto in relazione alla tutela della salute dei cittadini e della collettività.
Crediamo, come nel nostro caso specifico, attese le indicazioni fornite dai nostri colleghi operanti sul posto (oltre a qualche refertazione medica, ci dicono) e di seguito alle nostre sollecitazioni, l’Organo procederà ad una indagine conoscitiva e di monitoraggio con riferimento ad eventuali agenti nocivi per la salute e del loro livello e consistenza, nell’area operativa dell’Hotspost che è pure inutile rammentarlo, è ormai alle cronache attuali: la decisone della sua collocazione (non certo nostra o della nostra Amministrazione), è secondo nostro modesto avviso, infausta, essendo questa un’area a ridosso dello Stabilimento Ilva e dove a poche centinai di metri, notoriamente, insistono i nastri trasportatori per la trasmigrazione del carbon coke rinvenenti dal vicino parco del sito industriale e qui depositati prima di essere convogliati sulle navi mercantili.
Nel volerci assicurare del suo impegno – per la verità fino ad ora mai messo in discussione, e anzi – e nel chiedere a questa O.S. di divulgare tale questione, il Questore che viaggia alla nostra “velocità di intenti” nella consapevolezza che nel rispetto reciproco dei propri ruoli, ognuno di noi, ha a cuore il benessere e la salvaguardia del personale, ha inoltre affermato che la Segreteria del SIULP di Taranto, sarà la prima a conoscere i dati rinvenenti da tale indagine, dati che tra l’altro, pensiamo, saranno resi pubblici attesa la loro rilevanza.
Ma un altro risultato è stato preventivamente conseguito, poiché questa O.S., avendo immediatamente dopo interloquito con il Dirigente della Direzione Sanitaria della Questura di Taranto, con il quale, congiuntamente, è bene dirlo, mai si era sviluppata così tanta mole di lavoro come quella registrata in questa stagione estiva, segno evidente che il SIULP ma anche Uffici come quest’ultimo, “in odore delle agognate ferie”, si sono comunque resi operativi, dicevamo il Dr. BORRELLI, ha affermato di aver interpellato nel merito, sempre attraverso il Questore, anche l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della P.S., il quale, crediamo con ogni beneficio di sorta, svolgerà i dovuti accertamenti per la verifica e tenuta anche di altre condizioni come quelle igienico-sanitarie ovvero in ordine alla “idoneità” della struttura riferita sempre ai nostri ambiti operativi. Probabilmente, attraverso tale canale, è assai pensabile che si debba informare il Capo della Polizia e il Ministro degli Interni, cosa che in realtà, nel suo ambito, ha già fatto il Sig. Questore.
Ma poi ha anticipato, quella che sarebbe stata, di qui a breve, una nostra esplicita richiesta. Infatti, è stato ancor più convincente, nel ribadirci che sarà sua premura, appena dopo ferragosto, convocare un sopralluogo presso l’area dell’Hotspost da effettuare alla sua presenza insieme alle figure preposte (RSP) previste dalla Legge 81/2008 del Testo Unico sulla sicurezza del lavoro. Chiaramente abbiamo dato la nostra piena disponibilità da subito.
E questo francamente, ci sembra un ulteriore risultato. Ovviamente vigileremo affinché, dalle alle parole si passi ai fatti che, indipendentemente dai risultati che ci auguriamo, possano essere rassicuranti sia per gli operatori di Polizia che per le proprie famiglie, pervengano dati ufficiali, auspicando il concretizzarsi dei vari step fin qui delineati. Ovviamente vogliamo esprimere non solo la fiducia al Questore – e questo lo stiamo facendo sin dall’inizio del suo insediamento – ma anche un ringraziamento ufficiale per la sua solerzia. Non facciamo segreto nel dirvi, che attraverso Esso, nel valorizzare il ruolo di centralità che la legge 121 gli ha conferito, intravediamo in lui, il Top Manager giusto per la risoluzione delle questioni che fino ad ora il SIULP di Taranto ha riportato e ci auguriamo faccia altrettanto nel proseguo.
Non posiamo certo dimenticare, aprendo una piccola parentesi, come il SIULP, ha sempre cercato di spronare la questione della sicurezza e della salute dell’operatore di Polizia, pretendendone per legge la sua attuazione. Era settembre dell’anno 2012, quando, su mandato del nostro Direttivo Provinciale, il SIULP Jonico sottoscriveva (a mia firma) un documento dal titolo, “Taranto Città dei veleni – tuteliamo la salute dei polizotti” che è ancora presente in rete. Siamo stai i primi e gli unici fino a quel momento, a scendere in difesa dei nostri operatori di Polizia, richiamando l’attenzione dei media e inviandolo ai vertici. Non pensavano, tra l’altro, che ne avrebbe dato risalto la stampa nazionale e addirittura una nota rivista medico-scientifica. Anticipando i tempi, denunciavamo, proprio dove ora sorge l’Hotspost, la presenza dei siti della Polizia di Frontiera, Polizia Ferroviaria e le caserme dei Vigili del Fuoco, G. di F. e Capitaneria di Porto. Dopo di noi, qualche piccolo sindacatino del nostro corollario, ha tentato di imitarci, di “scimmiottarci”. Ma noi, purtroppo, avevamo già acquisto alcune risposte e anche delle NON risposte che hanno lasciato il segno con riferimento ad una sorta di “freddezza” dimostra in quella occasione, dal precedente Questore che evidentemente aveva sottovalutato la questione, nonostante l’avessimo portata nelle apposite Commissioni paritetiche (è agli atti) .
Ma oggi la questione stà assumendo un’altra dimensione, atteso che Taranto, è sicuramente una città martoriata dall’inquinamento ambientale e con un alto tasso di incidenza sulle morti provocate da patologie tumorali, secondo i dati ufficiali forniti dal Ministero della Sanità.
Taranto, 12 agosto 2016