Pistola Taser. Il Siulp è favorevole: “Eviterà il contatto fisico”

taserLa commissione Affari Costituzionali della Camera, ha approvato un emendamento, che introduce la sperimentazione sul territorio nazionale della pistola elettrica. Il “Taser”, come si chiama lo strumento, potrà essere impiegato dalle forze di polizia anche se i dettagli della sperimentazione non sono ancora chiari.

Il SIULP, il maggiore sindacato di tutto il Comparto Sicurezza, esprime soddisfazione per l’emendamento. La pistola elettrica, che attraverso una scarica ad alto voltaggio immobilizza per alcuni secondi la persona colpita, secondo noi, costituisce un buon deterrente ed uno strumento sussidiario di lavoro utile ad evitare il contatto, visto che gli incidenti, talvolta avvengono quando c’è contatto fisico tra gli agenti e le persone fermate.

Il suo uso, può rendere più sicuro ogni tipo di intervento, atteso che sempre più spesso, durante la nostra attività di polizia, ci troviamo a respingere resistenze difficili da gestire e operiamo in condizioni di criticità con soggetti che agiscono sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e dell’alcol oppure in preda a un raptus. E non di rado, nonostante il nostro addestramento e la nostra professionalizzazione, dopo una colluttazione, ricorriamo a cure mediche ospedaliere per i danni fisici riportati.

Secondo Amnesty International le pistole elettriche sono pericolose perché possono provocare arresti cardiaci in persone malate. “Per la salute umana è pericoloso un amperaggio alto, non un alto voltaggio”: la nostra conclusione deriva dai risultati ottenuta attraverso una ricerca nel merito condotta dall’Università La Sapienza di Roma.

“Nessuno ha intenzione di far male a nessuno” e anzi, insieme alla sperimentazione in atto delle microcamere sulle divise (altro strumento di tutela e di certificazione…), giudichiamo positivamente anche l’altra sperimentazione, ancora in atto, degli spray urticanti detti anche spray al peperoncino in uso a molte polizie, sia europee che extraeuropee nonchè a diverse polizie locali come ad esempio il Corpo dei Vigili di Taranto: una città, in cui, è costante l’ attenzione da parte degli operatori della sicurezza, in ragione dei riflessi che la crisi economica a livello ha determinato in relazione all’accostamento sul mantenimento dell’ordine pubblico e atteso lo stato di diversificazione sociale e di propensione a delinquere.

L’informazione relativa a tale uso, ha già prodotto un effetto deterrente tanto che le persone evitano di reagire quando sanno che rischiano di essere attinte dallo spray urticante.

 “Ci auguriamo, però, che i presupposti posti alla base della riformulazione a tale emendamento, proposta dal nostro viceministro dell’Interno, non si trasformino in un stratagemma che vada ad ostacolare un processo di ammodernamento tecnologico di estrema utilità per gli operatori della sicurezza e per i cittadini destinatari della nostra tutela”.

Auspichiamo inoltre che dopo tale emendamento, che ha raccolto il suo primo sìnell’ambito del c.d. “decreto stadi”, si passi all’approvazione successiva del provvedimento presentato dall’On. Fiano (PD), già discusso ed accettato nella Commissione Affari Costituzionali, con il quale si prevede che i Club, con una percentuale che và dall’1 al 3% rispetto ai loro introiti, debbano partecipare al pagamento dei costi accessori che lo Stato sopporta per garantire i servizi a tutela del cittadino e di ordine pubblico in occasione di incontri di calcio.

Tra l’altro, il SIULP, da anni rivendica il principio di sussidiarietà con il coinvolgimento dei Club calcistici nell’ambito di una fiscalità generale che sempre di più, va a discapito della collettività.

 

Taranto, 6 ottobre 2014

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