Si è appena concluso l’8° Congresso Provinciale del Siulp (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia) che ha avuto come tema quello sopra evidenziato, tenutosi mercoledì 31 gennaio presso l’Hotel Lido Eventi Mon Rêve, che ha visto la partecipazione di oltre 130 delegati, svolto alla presenza del Questore di Taranto, il quale ha riconosciuto ed apprezzato il lavoro del SIULP, sindacato maggioritario, oltre che i contenuti della relazione congressuale ringraziando gli uomini e le donne della Polizia di Stato che con dedizione e passione operano in questa Provincia; del Vicario che ha sottolineato l’unicità ed importanza del nostro ruolo sindacale; di alcuni dirigenti della Polizia di Stato e dei rappresentanti della Cisl Jonica e della FNS Cisl di Puglia e Basilicata, che rappresenta i Vigili del Fuoco e la Polizia Penitenziaria; del Segretario Generale del SIULP Felice Romano. La relazione di Antonio Digregorio, al suo secondo mandato, rieletto Segretario Generale Provinciale del SIULP Jonico, traccia un bilancio dell’attività sindacale in provincia che è sicuramente positivo e rilancia il primo sindacato dei poliziotti. “E’ il momento in cui l’organizzazione si rinnova”, infatti, a margine dei lavori, si è proceduto alla elezione dei nuovi quadri sindacali che faranno parte del direttivo e della nuova segretaria che affiancherà Digregorio nell’azione sindacale. Nel corso della disamina, il Segretario, ha concentrato l’attenzione su una serie di punti. Ritiene innanzitutto necessario investire sulla “polizia di prevenzione” quale baluardo per il mantenimento della sicurezza cittadina, alla luce delle nuove esigenze per contrastare il terrorismo internazionale e afferma come sia altrettanto indispensabile, continuare a qualificare il personale inviandolo a corsi di perfezionamento, investendo in ordine all’attività d’investigazione, acquisendo sofisticate tecnologie, mezzi adeguati atteso che il terrorismo – afferma il Segretario del Siulp – “non si combatte con le intuizioni e approssimazioni”, ma solo effettuando un’attenta prevenzione e un attività informativa efficiente e collaborata. Punta il dito, sulle scelte inadeguate del Ministero dell’Interno che ha escluso la città jonica dai piani di distribuzione delle U.O.P.I., unità operative create dopo gli attentati di Parigi, dotate di una forza di intervento rapido in caso di attacchi, utilizzate anche in servizi di vigilanza dinamica e statica di obiettivi a rischio, atteso che il territorio –secondo l’analisi del SIULP, ha una serie di strategici ed importanti obbiettivi sensibili sia nell’ambito del settore militare che industriale. Quest’ultimi determinano persino parte del PIL economico del nostro paese. La relazione approfondisce l’analisi dei fenomeni criminali e la rapportata al deficit della risorsa umana che tanto in Questura e Commissariati di P.S. tanto nelle Specialità che risentono della politica scellerata dei governi che in questi anni, hanno propinato i taglie della spending review. Afferma come nella provincia jonica, seppur di fronte ad un panorama disorganico e frastagliato che registra una ripersa delle attività delinquenziali, sia necessario un consolidamento della Polizia Giudiziaria, adottata non solo come mezzo di contrasto alla criminalità organizzata ma anche come volano per il mantenimento degli equilibri sociali atteso che la “criminalità e corruzione, tendono ad ostacolare lo sviluppo economico”. Affronta il tema della gestione delle criticità operative nell’ambito del pronto intervento e più in generale del controllo del territorio rivolto al “cittadino che deve sentirsi sicuro da insidie e pericoli” e fa una analisi critica sulla gestione della “sicurezza urbana” collegata anche al biblico fenomeno migratorio, laddove non viene assimilato sul territorio un piano di rafforzamento delle forze ausiliarie di polizia, soprattutto alla luce del recente “decreto Minniti” che prevede una piena collaborazione con tutte le forze dell’ordine attraverso un piano, coordinato dalle Autorità provinciali di P.S. Rimarca come in questo caso, manchi un sistema sinergico capace di garantire la sicurezza cittadina che valorizzi le potenzialità e capacità operative attraverso l’utilizzo delle polizie locali che a loro volta devono garantire maggiore efficienza all’azione complessiva del sistema in termini di sicurezza urbana. Il SIULP, considera essenziale la risorsa umana e la “mette al centro” del tema congressuale poiché costituisce, il “punto nevralgico” che sorregge il sistema. Purtroppo, le decisioni politiche di quest’ultimi anni per il risparmio della spesa pubblica in generale hanno generato un drastico ridimensionato del personale e dei mezzi. E Taranto, con i suoi uffici centrali e periferici, non risultata esente poiché come tante volte ha denunciato il SIULP, in organico registra oltre 120 persone in menola. La sicurezza non si assicura con “sagome e pupazzi” messe al posto degli operatori, ma con un numero effettivo e certo di polizotti, è ciò che osserva il sindacato maggioritoria. Ha poi rilanciato il ruolo di centralità del Questore secondo il dettato della legge 121/81 quale Autorità tecnica provinciale nella gestione della pubblica sicurezza e dell’ordine pubblico, ribadendo come sia ormai necessario abbandonare logiche corporative di funzioni e uffici in favore di un unico centro che comprenda anche le Specialità della Stradale, Ferroviaria, Postale e Frontiera, direttamente coordinate da questa figura e chiude, evidenziando come “il nostro essere una forza di polizia civile con ordinamento speciale”, è fonte primaria di ispirazione del nostro stesso modello di polizia che il SIULP invocherà sempre per evitare quanto accaduto tramite la “militarizzazione” del Corpo Forestale – unica vera forza speciale per la tutela dell’ambiente ed agroalimentare; l’aver trasformato tale forza da civile ad ordinamento militare, costituisce un “obbrobrio” della governace parlamentare che con una legge su cui pendono le decisioni del Tar e del Consiglio di Stato, ha “saccheggiato” questi uomini e donne dello Stato, privandoli di alcuni diritti costituzionalmente garantiti come quello di essere rappresentati come categoria dei lavoratori, dal sindacato. Esprime infine soddisfazione per i risultati raggiunti in ordine alla recente approvazione del riordino delle carriere che rilancia e snellisce la polizia stessa oltre all’aver finalmente chiuso la partita negoziale con il Governo con la firma del contratto, atteso da circa 9 anni e nonostante i detrattori del sindacato autonomo e parte dei cocer militari, avrebbero voluto firmare una “cambiale in bianco”, portando la partita sul tavolo del dopo elezioni, lasciando una strada certa con finanziamento già a bilancio, per una strada incerta. Strada che l’organismo nazionale del SIULP, per principio di ragionevolezza e per la responsabilità che contraddistingue questo grande sindacato, “potente locomotiva di un treno”, non ha inteso precorre allo scopo di non ingannare e deludere la categoria. Al termine della sua relazione congressuale, ha voluto sottolineare come in questi anni si è ulteriormente rafforzato il rapporto con una grande ed importante organizzazione come la CISL e con la FNS Cisl, condividendo linee e progetti appartenenti ad una “casa comune” per il bene delle strategie e per il rilancio della sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini ed ha apprezzato e condiviso a pieno gli interventi congressuali del Segretario della Cisl di Taranto Mariangela Frulli e dei Segretari Regionali della FNS Cils di Puglia e Basilicata, Enzo Lumieri e Rocco Scarangella, dirompente e critico in odine alle scelte del governo sulle politiche per la sicurezza e soccorso pubblico destinata al Paese. Infine, ha sottolineato come rispetto a tali disamine, con indiscussa esperienza e professionalità, a parlarne ed analizzarle, sia stato solo il sindacato ovvero il SIULP e non altri, che hanno brillato per la loro assenza, atteso che alcune istituzioni locali ed enti erano stati invitati a partecipare a tale evento. Come se la questione sicurezza, non gli appartenesse. Come se il mantenimento di essa anche e soprattutto a livello cittadino è solo una questione di pochi, salvo che poi, soprattutto la politica, ad ogni elezione, “nell’agenda delle promesse elettorali”, non smette di parlare di sicurezza a volte persino abusando del termine e usando l’argomento come strumento propagandistico. Le conclusioni sono state affidate a Felice Romano, Segretario Generale che ha approfondito ed esaminato ogni argomento, affrontandolo con la sua consueta energia, passione e con imparagonabile esperienza di settore, sottolineando come la “sicurezza deve potere rappresentare non un costo ma un investimento” e affermando – alla anche delle imminenti elezioni – come noi polizotti, “siamo figli di tutte le opposizioni ma orfani per tutti governi”, quando questi stessi mettono al centro della discussione, sul piano della govenance politica e decisionale, un tema cosi delicato ed imprescindibile come quello della sicurezza. Il percorso del SIULP di Taranto, è stato tracciato sia per quanto attiene le politiche dei diritti sia nei confronti dei polizotti e poliziotte in servizio sul territorio jonico sia per quanto attiene le esigenze di sicurezza e le attenzioni che i cittadini meritano e nei cui riguardi abbiamo precisi obblighi istituzionali.